Ci sono cose che ci accomunano tutti: la capacità di sognare e la capacità di vedere con gli occhi dell’anima.
E’ stato presentato a Catanzaro il progetto Aives, acronimo di Arte e Innovazione Visioni Emozioni Sensazioni che intende trasmettere il vero significato che si cela dietro al prodotto e cioè quella di comunicare l’arte attraverso le emozioni.
Ci sono cose che ci accomunano tutti: la capacità di sognare e la capacità di vedere con gli occhi dell’anima.
«Dal segno al sogno: quando l’immagine si vede con l’anima». In questa frase, due parole che ci rendono tutti simili, qualunque possa essere la nostra “disabilità”: il sogno e l’anima. Tutti possiamo sognare e tutti possiamo “sentire”. Tutti possiamo creare la nostra immagine del mondo.
“Vedere” un dipinto utilizzando tutti i sensi, ripercorrendone ogni angolo, scoprendolo lentamente e lasciandosi coinvolgere dalle sue diverse sfumature, dal suo messaggio poetico, dalla forza delle sue immagini e dall’atmosfera che si crea. Lentamente prende forma, la sua percezione suscita emozioni, i diversi materiali amplificano le sensazioni tattili, l’audio trasporta nell’idea del quadro, nei presupposti che ne segnano l’origine. Un filo, dunque, che lega l’esperienza sensoriale alla passione dell’artista, al suo estro creativo e a ciò che intende trasmettere.
Cosa significa rendere fruibile un’opera d’arte ad un’utenza diversificata? La parola chiave è
«multisensorialità». E grazie ai contenuti che alla tecnologia Aives farà sì che vengano coinvolti tutti i sensi.
I benefici dell’esperienza multisensoriale saranno diretti a tutti gli utilizzatori finali, ai normodotati che sperimenteranno un arricchimento del momento museale e ai diversamente abili che si troveranno in una situazione nuova che andrà a influenzare l’intero sistema sensoriale, stimolando la curiosità e la fantasia e sicuramente emozionando.